domenica 11 marzo 2012

Pasta brioche!!!

La pasta brioche è una di quelle cose che ti dici non farai mai. Perché richiede un lavoraccio, una attesa spasmodica di tempi di lievitazione. Poi un giorno trovi una ricetta su uno dei 3 giornali che ogni mese compri con le ricette (in questo caso si tratta di "Sale e Pepe" marzo 2012) e ti dici che forse, ci puoi riuscire. Il primo passo è certamente comprare il lievito di birra in panetto. Che vedi spesso al banco frigo e le prime volte ti chiedi pure a che serva. Il secondo passo è valutare bene che tipo di farina usare per l'impresa. Sul mensile in questione è ben chiarito che la farina W350 in questa preparazione ha un ruolo fondamentale e quindi dopo una buona mezz'ora nella corsia apposita del supermercato (dove sembri una pazza, perché in fondo...è farina, sembra che non l'hai mai comprata) puoi orgogliosamente dire di avere in mano 1 kg di farina giusta.
Quindi dritti a casa a provare anche questa.
Ah, è vero. In questo caso le foto del procedimento sarebbero state anche utili. Ma sono troppo pigra, portate pazienza.
Ah (2) la ricetta originale includeva 1 baccello di vaniglia e 1 limone non trattato per recuperarne la scorsetta. entrambi non sono presenti nella versione anarchica.


Ingredienti:
120+480 g di farina bianca per paste lievitate (ergo 600 g), diciamo che la manitoba va bene.
20 g di lievito di birra in panetto
un bicchiere di latte tiepido
250 g di burro
100 g di zucchero
3 uova + 1 tuorlo
1 pizzico di sale
100 g di gocce di cioccolato
qualche zuccherino
100 g di uvetta passa
FASE 1. Sciogliere il lievito in 3/4 cucchiai di latte  tiepido e amalgamare 120 g di farina unendo altro latte per ottenere un impasto morbido. Immergerlo in una ciotola di acqua tiepida e lasciare lievitare per 10-15 minuti, ovvero fino a quando lo vedete galleggiare. Su una spianatoia fare la fontana con i 480 g di farina restanti, lo zucchero, il sale e le uova al centro. Lavorare la pasta fino a che si stacca dalle mani (se serve aggiungere poco latte). A questo punto aggiungere il burro a pezzetti e lavorare ancora con forza, se necessario sbattete la pasta sulla spianatoia fino a quando appare lucida e vedete delle bollicine. Formare una palla, metterla in una ciotola e coprire con pellicola trasparente. Conservare per almeno 2 ore in luogo fresco. 
FASE 2. Riprendere la pasta e dividerla in due porzioni. Una la stenderete a rettangolo sulla spianatoia infarinata e distribuite sopra le gocce di cioccolato. Arrotolate nel senso della lunghezza la pasta e tagliatela a fette. Sistemare le girandole sulla teglia foderata con carta da forno distanti l'una dall'altra e coprirle con un panno. Far riposare 2 ore.
Per i panini all'uvetta aggiungere all'impasto l'uvetta precedentemente ammollata (io uso il thé, ma volendo lo si può fare con il rum!). Formare dei piccoli panini e metterli a riposare sulla placca rivestita di carta da forno per 2 ore.

FASE 3. Mettere in forno le girandole a 200° per 15 minuti.
Spennellare i panini con il tuorlo d'uovo e coprire con gli zuccherini. Cuocere anche questi per 15 minuti a 200°.
Una volta tolte dal forno le girandole spennellarle con la vostra confettura preferita per dargli un aspetto lucido.
Direi che il lungo lavoro è ripagato. Si tratta di una pasta non troppo dolce adatta a tutti. 

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